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.Ci abbiamo e iudici e potest e sopra tutti unoprincipe iustissimo.Non dubitare che ti sia mancatodi ragione, quando tu l abbia.filog.Menami per tua f, menami adesso o a principeo a potest o a chi pare a te, ch io gli voglio fare vede-re la maggiore bareria, la maggiore iniquit, il pi sce-lerato malefizio, che si commettessi mai.lico Patrone, a chi litigar vuole, bisogna quattro co-se, e tu il sai: ragion prima, chi la sappia dire, favore, echi te la faccia.ferr.Favore? Di questa parte non odo che le leggi nefacciano menzione.filog.Non gli dare audienza, ch egli pazzo.ferr.Di , per tua f, Lico; che cosa favore?lico Avere chi raccomandi la tua causa, perch, doven-do tu vincere, presto abbia fine; e cos, se la conclu-sione non fa per te, che si differisca e meni in lungo,tanto che per il molto distrazio l aversario stanco ticeda, o teco pigli accordo.47Letteratura italiana Einaudi Ludovico Ariosto - I Suppositiferr.Di questa parte, Filogono, bench qui non si usi,ti fornir io ancora, non dubitare: ti mener a unoavocato che ti baster per tutte queste cose.filog.Convien ch io mi dia dunque agli avocati e pro-curatori in preda, alla cui insaziabile avarizia supplirenon mi terrei sufficiente con ci che fare posso, anco-ra che ne la patria mi trovassi? Connosco io purtrop-po li costumi loro.La prima volta che io gli parler, lacausa vinta sanza alcuno dubbio mi prometteranno:escetto quella, ogni d sempre vi ritroveranno, anzi vifaranno maggior dubbio, e mi vorranno dar colpa cheda principio non gli abbia bene informati: e questoper trarmi non solo de la borsa li dinari, ma de l ossole midolle.ferr.Questo che io vi propongo mezo santo.lico E che l altro mezo, diavolo?filog.Ben dice Lico: anch io mi fido poco di questi cheportano il collo torto.ferr.Voglio che sia come tu dici, e peggio ancora:l odio e la malivolenza che egli porta a questo Ero-strato, o Dulippo che sia, far che, sanza avere rispet-to al guadagnare teco, abbraccer questa causa, e per-seguiralla gagliardamente.filog.Che inimicizia tra loro?ferr.Di amore: amendua competitori sono d una mo-glie, figliuola d un cittadino nostro.filog.Adunque, questo truffatore di tal credito a miespese in questa terra, che ardisce dimandare per mo-glie una figliuola d un cittadino?ferr.Cos .filog.Come si nomina questo suo aversario?ferr.Cleandro, de li primi dottori di questo Studio.filog.Andiamo a ritrovarlo.ferr.Andiamo.48Letteratura italiana Einaudi Ludovico Ariosto - I SuppositiATTO QUINTOscena primaErostrato finto.Questa pur gran sciagura stata, che prima che possu-to abbi ritrovare Erostrato, cos scioccamente nel vecchiopatrone mio traboccato mi sia, dove mi convenuto a for-za mostrare di non connoscerlo, e contendere con lui, e ri-spondergli ancora pi d una ingiuriosa parola; tal che, ac-cada quel che vuole di questa cosa, non ser mai che ionon l abbia gravissimamente offeso, e che egli in perpetuonon me ne voglia male.S che io delibero, se bene dovessiintrare in casa di Damone, parlare con Erostrato inconti-nente, e rinunziargli il nome e li panni suoi, e di qui fug-girmi pi presto che mi sia possibile; n fino che Filogonovive, mai pi ritornare ne la sua casa, dove da fanciullo dicinque anni fino a questa etade allevato mi sono.Ma eccoPasifilo, a tempo attissimo per andare col drento a faread Erostrato sapere che io ho bisogno di parlargli.scena secondaPasifilo, Erostrato finto.pasif.(Due buone et a me gratissime novelle mi sonostate referite: l una che Erostrato apparecchia perquesta sera un bellissimo convito; l altra, che egli micerca per tutto.Per torgli fatica che pi vada per ri-trovarmi atorno, e perch dove copiosamente e dibuono si mangia, non in questa terra alcuno che pidi me vi debba intervenire, io vado per vedere se egli in casa.Ma eccolo, per Dio.)49Letteratura italiana Einaudi Ludovico Ariosto - I Suppositierost.Pasifilo, fammi un piacere, se non ti grava.pasif.Chi mi pu commandare pi di te, che per amortuo intrerei nel fuoco? Che ho a fare?erost.Va l, alla casa di Damone, e batti, e domandaDulippo, e dilli.pasif.A Dulippo non potr parlare, io te n aviso.erost.E perch?pasif. in prigione.erost.Come in prigione! e dove?pasif.In un pessimo luogo, qui, ne la casa del patronsuo.erost.Che ne sai tu?pasif.Mi vi sono ritrovato.erost.E questo vero?pasif.Cos non fussi!erost.Sai tu la causa?pasif.Non ti curare pi oltre: bastiti esser certo cheegli preso.erost.Pasifilo, io voglio che tu me lo dica, se mai tusperi aver da me piacere.pasif.Deh, non mi astringere che io te lo dica; e chetocca a te di saperlo?erost.Assai, e pi che tu non pensi.pasif.E assai, e pi che tu non pensi, tocca ad altri an-cora che io lo taccia.erost.Ah Pasifilo, questa la fede che io ho in te? So-no queste le offerte che tu mi hai fatte?pasif.Avessi io pi presto digiunato oggi, che essertivenuto inanzi!erost.O che tu me lo dica, o che tu faccia conto chequesta porta stia sempre per te chiusa.pasif.Voglio, prima che la inimicizia tua, quella di tut-ti gli uomini del mondo [ Pobierz całość w formacie PDF ]
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